Lettera a Sami Modiano

  

Roma, 2 febbraio 2023

E quindi eccoci qua,
Ciao Sami,
non sono bravissimo nella delicatezza, Ma spero di non toccare nervi scoperti con questa lettera.

Non c’è modo di spiegarlo. Ciò che hai passato È DISUMANO. è stata davvero una visita all’inferno.
Qualcosa che nessuno dovrebbe mai provare. la tua vita ha subito una svolta spaventosa, ti è stata negata un’infanzia.
Ma nonostante tutto, nonostante le torture psicologiche, nonostante tutti i mali passati sei qui, e se Qualcuno ha voluto che rimanessi
in vita ci deve essere una ragione.

E questa fiducia che ti è rimasta, io l’ammiro.

Fiducia nel genere umano.

Sai forse è questo, tu non hai mollato, tu rimani fiero della tua natura. E ciò vuol dire che la Fabbrica di morte non ti ha scalfito minimamente.

Ma Io allora mi guardo allo specchio e rifletto. Penso che a volte mi definisco  in una brutta situazione, ma che cos’è, tutto ciò a confronto?

E te guardo gli altri. siamo nel 2023 e forse non abbiamo migliorato niente. La sofferenza di milioni di persone a volte sembra dimenticata come un film passato di moda.

ed infine mi sorge il terrificante dubbio che ormai la tua è solo una speranza formata su basi che non reggono più.

Ma poi mi ricordo una cosa. non siamo tutti così. Il mondo è pieno di nero ma nel buio è
più assoluto c’è anche una piccola luce.

Sono loro la speranza.

È l’amore, quello vero, quello puro. L’amore deve regalare un pezzo di pane, è quello in cui confido.

ti abbraccio,
Lorenzo L.

Scuola media Paola Sarro, classe 2 A